Arte, Cultura e Musica
Monumenti e luoghi d’interesse
Torre Malatestiana
Eretto sotto il periodo dei Malatesta nel basso medioevo quando i cittadini orcianesi insorsero contro Galeotto I Malatesta e la sua folle politica di richiesta monetaria forzosa per il finanziamento bellico. Così Galeotto, per poter controllare i capi di rivolta, nel 1348 fece costruire a Orciano un’alta torre che potesse fungere da vedetta sui territori limitrofi.
Della storia successiva della torre non si hanno fonti certe: come citano lo Scipioni e il Serra nell’anno 1492 l’architetto Baccio Pontelli ebbe l’incarico della costruzione della Chiesa di Santa Maria Novella e inglobò la nuova architettura ecclesiastica nella pre-esistente torre malatestiana acquisendo un carattere esteriore rinascimentale. Fonti parlano di un intervento successivo del XVI secolo da parte dell’ingegnere Filippo Terzi.
Chiesa di Santa Maria Novella
Sorge nel centro storico di Orciano e la sua erezione risale al 1492 su disegno dell’architetto Baccio Pontelli, descritto da Giorgio Vasari come l’architetto di papa Sisto IV.
L’intuizione del Pontelli fu quella di integrare nell’angolo posteriore sinistro della chiesa la pre-esistente Torre Malatestiana (datata 1348), alla cui base vi realizzò la cappella laterale sinistra dedicata al SS. Sacramento.
La Torre dovette subire delle modifiche sia interne sia esterne per adeguarsi allo stile della nascente chiesa e diventando “la più bella torre elevata nelle Marche durante il Rinascimento”.
La Chiesa presenta una bassa facciata rettangolare con paramento in mattoni a vista e una fascia di riquadri a basso rilievo. Al di sopra si aprono tre finestre rotonde strombate.
L’ingresso della chiesa presenta un portale in pietra bianca scolpita in bassorilievo che la tradizione associa a Raffaello Sanzio, ma si tratta di un riferimento non documentato e talvolta criticato.
La struttura presenta una pianta quadrata e all’interno lo spazio è diviso in tre navate. Nel lato orientale troviamo tre cappelle, due laterali e una centrale. La cappella laterale sinistra è dedicata al Santissimo Sacramento mentre la cappella laterale destra è dedicata alla Madonna di Loreto e ospita anche un piccolo coro del cinquecento. La cappella centrale ospita l’altare maggiore e posteriormente il coro in noce, entrambe opere del settecento.
Le navate sono divise da quattro colonne cilindriche in pietra che sorreggono il capitello, l’architrave, il fregio e la cornice.
Al di sopra partono:
- il sistema delle volte a crociera che si estende sopra le navate laterali e nella porzione anteriore e posteriore della navata centrale,
- quattro archi a botte in pietra grigia che sorreggono la cupola emisferica che a sua volta, come una semicalotta, sorregge un lanternino.
Le decorazioni interne sono opera dello stuccatore Federico Brandani e sono presenti sulla volta e sulle pareti della cappella centrale.
Sui lati destro e sinistro troviamo tre nicchie per parte che si estendono fino alla cornice in pietra e due di esse ospitano opere di rilievo. La prima sulla destra ospita la statua lignea del Cristo Risorto che mostra un Gesù splendente di luce sopra la propria tomba con la bandiera della vittoria che abbaglia un soldato. Tale opera è attribuita a un’artista della scuola romana del XVII secolo.
Tra la seconda e la terza nicchia di destra è possibile vedere l’affresco della “Madonna del parto”. Dell’autore non si sa nulla ma si conosce il committente, un tale Paolo da Gaifa di Fossombrone e l’anno di esecuzione, 1510.
La prima nicchia sulla sinistra invece ospita il fonte battesimale in pietra e al di sopra un’opera in cartapesta di Gesù Crocifisso datata 1600. A sinistra è collocata la statua della Madonna Addolorata mentre sulla destra v’è sant’Agnese con un agnellino sul braccio destro. Scorrendo tra la seconda e la terza nicchia si trova un dipinto incorniciato di Paolini del 1820 che rappresenta la visita di Maria alla cugina Elisabetta.
Chiesa di Santa Maria
Piazza Giò Pomodoro
Corpo Bandistico “G.Garavini” Orciano
Dai documenti dell’archivio storico del Comune di Orciano, si ha già notizia che nel 1879 era stata istituita un magistero di musica al fine di poter nominare un maestro musicale. Tale concorso fu vinto dal maestro Giovanni Garavini di Lugo, da cui prende il nome la banda di Orciano fino ad oggi, Il M° Garavini portò avanti la sua attività fino al 1903, dopodiché il testimone passò nelle mani di diversi musicisti e direttori fino all´inizio della seconda guerra mondiale, periodo in cui l’attività della banda venne sospesa.
Ripresa nel 1946 la banda continua sotto la direzione di Garavini nipote, e successivamente dei maestri Porfidi, Nicoletti, e Titti, la sua attività, principalmente orientata nell’accompagnare la vita civile e religiosa del paese. Dal 2001 a Marzo 2014 la direzione è passata nelle mani del M° Gabriele Bertozzi, grazie al quale la banda ha avuto occasione di esibirsi in numerosi concerti in Italia e all´estero riscuotendo sempre un caloroso consenso di pubblico.
Ad aprile 2014 la direzione artistica e’ stata affidata al giovane Maestro Daniele Rossi.
Il Corpo Bandistico, oltre che attivarsi per il recupero della storia e della tradizione bandistica marchigiana, dal 1996 partecipa all’annuale BandaInsieme: manifestazione bandistica organizzata dall’associazione delle bande musicali italiane (ANBIMA). Per dare continuità al Corpo Bandistico, sono inoltre sempre attivi i corsi musicali di orientamento bandistico, aperti alla partecipazione a tutti, senza limiti di età.
Corpo Bandistico “G.Garavini” Orciano